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LA MENSA CHE NON SPRECA Perché l’eccedenza alimentare non diventi spreco!
L'obiettivo dell'Azione Pilota "LA MENSA CHE NON SPRECA Perchè l'eccedenza alimentare non diventi spreco!" è la progettazione e la sperimentazione di un modello di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari delle scuole di Mestre, a favore di persone in situazioni di fragilità sociale ed economica.

LA MENSA CHE NON SPRECA - Perché l’eccedenza alimentare non diventi spreco!” è un progetto, nato nel 2021, di Comune di Venezia, Cavv–Csv di Venezia, A.M.E.S. S.p.A. e Acli provinciali Venezia che mira al recupero ed alla ridistribuzione delle eccedenze alimentari delle scuole di Mestre.

Le eccedenze delle mense scolastiche vengono recuperate giornalmente dai volontari delle associazioni Auser Territoriale Volontariato Venezia ed Anvolt Mestre e donate a due enti che gestiscono mense solidali a favore di persone in gravi difficoltà socioeconomiche: Casa dell’Ospitalità ed Associazione di volontariato Amici di San Francesco dei Frati Cappuccini di Mestre.

In questo particolare momento storico dovuto alla pandemia, segnato da una gravissima crisi economica, sociale ed ambientale tutti i soggetti che abitano le città (famiglie, scuola, Istituzioni, Fondazioni, Associazioni, cooperative sociali, Imprese, Parrocchie) sono sempre più chiamati a diventare una «comunità resiliente» in grado di realizzare azioni di rafforzamento delle risorse a disposizione dei propri membri e contribuire al cambiamento.

La donazione e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari possono favorire l’accesso al cibo e il soddisfacimento dei fabbisogni alimentari di fasce disagiate della popolazione, contribuendo alla loro food security e al contenimento delle disuguaglianze di salute.

La questione della lotta allo spreco alimentare è però rilevante non solo dal punto di vista etico, economico, sociale e sanitario ma anche perché strettamente connessa alla lotta contro il cambiamento climatico, dal momento che le grandi quantità di cibo non consumato contribuiscono fortemente al riscaldamento globale e che i rifiuti alimentari producono metano e gas a effetto serra.

Ogni chilogrammo di cibo prodotto immette nell’aria circa 4,5 kg di CO2 e l’8 -10% delle emissioni globali di gas serra è associato a cibo non consumato.

Secondo il Food waste index report 2021 delle Nazioni Unite pubblicato il 4 marzo, lo spreco alimentare nel 2019 ha coinvolto 931 milioni di tonnellate di alimenti che equivalgono al 17% di tutto il cibo disponibile per la popolazione mondiale. Per contro 690 milioni di persone sul Pianeta soffrono la fame e tre miliardi non hanno accesso a una dieta sana.

Secondo quanto dichiarato dall’Unep “La riduzione dello spreco di cibo diminuirebbe le emissioni di gas serra, rallenterebbe l’utilizzo delle risorse naturali e l’inquinamento, aumenterebbe la disponibilità di cibo e quindi ridurrebbe la fame, oltre a generare un risparmio di denaro in un momento di recessione globale”.

Tutte le azioni intraprese contro lo spreco alimentare contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità numero 12.3 dell’Agenda 2030 dell’Onu, ovvero il dimezzamento dello spreco di alimenti entro il prossimo decennio. È importante attivare interventi strutturali e forme di cooperazione che non possono essere più relegate ad una fase emergenziale, ma che gettino le basi di un percorso strutturale e di lungo periodo.


PROGETTO
La realizzazione del progetto è stata preceduta da un mese di sperimentazione avvenuta con successo a maggio 2021, volta a verificare la fattibilità del progetto in termini di risorse, costi, e benefici. Il servizio è quindi ripartito a dicembre 2021 e si è concluso a giugno 2022.

FINALITÀ

Recuperare le eccedenze alimentari delle scuole per destinarle a persone in stato di difficoltà socioeconomica e a rischio di emarginazione sociale.


OBIETTIVI GENERALI
Contrasto alla povertà alimentare, accesso al cibo sicuro e soddisfacimento dei fabbisogni alimentari delle fasce svantaggiate della popolazione (Food security), contenimento disuguaglianze di salute (Obiettivi dello sviluppo sostenibile), favorire lo sviluppo di un’economia circolare (PNNR).


OBIETTIVI SPECIFICI
Promozione di una cultura contro lo spreco, riduzione dei rifiuti, sostenibilità ambientale.


RISULTATI RAGGIUNTI
2021/2022

8.626 kg
totali di cibo recuperato (media mensile di 1.479 kg)
84 kg recupero medio giornaliero (48 kg a favore della Casa dell'Ospitalità e 36 kg per la Mensa dei Cappuccini)
n. 16.800 pasti distribuiti
n. 140 beneficiari giornalieri
n. 13 plessi scolastici coinvolti
27,5 km percorrenza media giornaliera del servizio di trasporto delle eccedenze da parte delle associazioni di volontariato
n. 15 volontari coinvolti

VALUTAZIONE D'IMPATTO

IMPATTO SOCIALE

Rigenerazione delle eccedenze recuperate per la preparazione di circa 140 pasti al giorno serviti a persone in situazione di svantaggio socioeconomico ospiti della Casa di Accoglienza e della Mensa dei Cappuccini (2.800 pasti al mese – 16.800 pasti complessivi).

IMPATTO AMBIENTALE

Considerando che in media la produzione di un kg di cibo immette in aria in media 4,5 chili di CO2 è possibile stimare quanto un progetto di recupero delle eccedenze alimentari possa contribuire a ridurre l’impatto ambientale della produzione alimentare. Il recupero di 8.626 Kg di cibo corrisponde ad una riduzione di emissione di 38.817 kg di Co2 nell’ambiente.

IMPATTO ECONOMICO
La valorizzazione economica delle eccedenze recuperate. La fornitura gratuita dei pasti crea un vantaggio economico indiretto per le Organizzazioni stesse che possono investire le risorse risparmiate in altre attività e quindi migliorare quantità e qualità dei servizi offerti. Ipotizzando un costo di €7,00 a pasto, il risparmio complessivo per gli enti beneficiari è di € 117.600,00.

Le previsioni sono di poterlo ampliare nei prossimi mesi anche ad altre scuole ed enti beneficiari del Centro storico e della terraferma. Un ulteriore ampliamento potrebbe riguardare il recupero delle eccedenze a fini solidaristici anche da mense private.

BSH - GRUPPO BOSCH SOSTIENE IL PROGETTO

 

BSH - Gruppo Bosch - ha deciso di sostenere il progetto La Mensa che non spreca donando frigoriferi e freezer alla Casa dell'Ospitalità e alla mensa dei Frati Cappuccini. Gli elettrodomestici sono stati consegnati nel mese di giugno, un altro passo per conservare gli alimenti ed evitare gli sprechi!

 

“Obiettivo della nuova iniziativa è allungare ulteriormente la vita degli alimenti recuperati per poter rispondere in modo ancora più attento e proficuo ai bisogni delle centinaia di persone che ogni giorno si rivolgono alle mense solidali per un servizio che sempre più sta dimostrando di essere di vitale importanza” commenta il Presidente di Cavv -Csv di VeneziaMario Morandi.

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