Sono centinaia le persone che si rivolgono alle tre Portinerie di Quartiere già attivate nel veneziano. Tante esigenze erano note ma tante altre sono nuove, da codificare, intercettare e anche analizzare, mentre il mondo del volontariato e del Terzo settore studia la risposta adeguata.
Un’esperienza, quelle delle Portinerie, che sta superando le aspettative del Cavv - Csv di Venezia che ha lanciato il progetto oltre un anno fa, chiamando a raccolta e mettendo in rete tante realtà associative pronte a offrire quel servizio di prossimità che era venuto a mancare.
I risultati di questa intensa prima fase sono stati discussi nel corso della conferenza Prendersi cura delle comunità: esperienze di prossimità delle Portinerie di Quartiere, svoltasi sabato 29 ottobre 2022 a Mestre, presso l’Auditorium Cesare De Michelis di M9 - Museo del '900.
Giornata alla quale Cavv - Csv di Venezia ha invitato, per un confronto, i rappresentanti di realtà che stanno portando avanti con successo simili iniziative in Europa, come quello apripista di Lulu dans ma rue a Parigi o di altre portinerie d’Italia, come quella De la Paix di Trento o il Portierato di quartiere di Firenze.
“L’obiettivo è mettere al centro del dibattito il tema del welfare generativo di prossimità nelle sue diverse sfaccettature e proposte, per far crescere questo progetto e fare rete - spiega la direttrice del Cavv - Csv, Ketty Poles -. Saranno analizzate esperienze che da anni stanno offrendo un risultato straordinario e che si stanno rivelando un vero e proprio modello d’intervento in grado di offrire risposte ai bisogni delle componenti più fragili, difficilmente raggiungibili dalle politiche del welfare istituzionale, e di creare comunità, relazioni e senso di appartenenza laddove i legami sociali si siano indeboliti”.
Durante la mattinata sono stati inoltre presentati, in anteprima, i risultati dell’indagine sulle Portinerie in Italia che Cavv - Csv di Venezia sta svolgendo in collaborazione una dottoranda in Pianificazione territoriale all’Università IUAV di Venezia, a cui stanno partecipando decine di realtà italiane, con l'obiettivo di offrire una panoramica del fenomeno su scala nazionale per promuovere le best practice e favorire la coprogettazione di servizi innovativi con le istituzioni.
Le esperienze e le diverse sperimentazioni dei servizi di prossimità raccontate nel corso della conferenza, hanno mostrato come si stia andando incontro ad un modello di welfare diverso, più flessibile, che permette di valorizzare e promuovere le risorse già attive nel territorio, dai servizi istituzionali, alle associazioni, alle parrocchie, e stimolare nuove forme di aiuto coordinato per garantire una continuità della presa in carico attraverso la responsabilizzazione di tutta la comunità: soggetti pubblici / privati, enti commerciali, servizi, cittadini.
Una giornata densa di spunti che ha dato risalto a realtà che agiscono profondamente nei territori e che si è conclusa nel pomeriggio con il networking a cura del Csv di Venezia e Gino Mazzoli per la creazione di un Manifesto delle Portinerie d'Italia.