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#TUTTAMIALACITTÀ© 2017/2020

CAVV – CSV di Venezia è capofila del progetto “#tuttamialacittà: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali”, un progetto di rigenerazione urbana che intende unire le forze di cittadini, associazioni ed amministrazioni per valorizzare, nei diversi territori di cinque province venete, gli interventi di rigenerazione urbana già attivi, la riappropriazione dei beni comuni ed il rilancio di aree dismesse o sottoutilizzate.

PROGETTO #TUTTAMIALACITTÀ©

 

CAVV – CSV di Venezia è stato capofila del progetto “#tuttamialacittà: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali”, un progetto di rigenerazione urbana che ha unito le forze di cittadini, associazioni ed amministrazioni per valorizzare, nei diversi territori di cinque province venete, gli interventi di rigenerazione urbana già attivi, la riappropriazione dei beni comuni ed il rilancio di aree dismesse o sottoutilizzate.

 

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, i Centri di Servizio per il Volontariato di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo e finanziato dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (CoGe).
Il Comitato di Gestione ha messo a disposizione dei Csv provinciali 1.000.000 euro per la sperimentazione di nuove forme di co-progettazione sociale.
Al progetto #tuttamialacittà di Cavv - Csv di Venezia è stato riconosciuto un finanziamento di 190.000 euro che copre l'80% del budget del progetto.

 

 

FORMAZIONE E CO-PROGETTAZIONE

La prima fase del progetto, da settembre 2018 a febbraio 2019, ha visto la realizzazione di un percorso di formazione e coprogettazionein collaborazione con l'Università IUAV di Venezia. Gli iscritti sono stati n.96 di n.68 diverse realtà associative delle cinque provincie (n.65 su n.96 erano giovani con meno di 40 anni e n.70 su n.96 erano persone in possesso di titolo di studio laurea e/o master).

 

I partecipanti hanno seguito seminari e workshop per l'approfondimento di diverse tematiche: “Teoria del cambiamento, analisi del bisogno e definizione della logica di intervento” Proff. Lorenzo Liguoro e Giulio Mattiazzi; “Dimensione spaziale degli interventi di rigenerazione e integrazione degli elementi fisici nel design di progetto” Proff. Luca Velo e Maria Leonardi; Fundraising e organizzazione sostenibile per l'impatto sociale” Dott.ssa Martina Bacigalupi; “Forme e modelli di business sostenibili per l'impatto sociale” Dott.ssa Ilaria Pais; “Partnership pubblico-privata reti multi-attore e coinvolgimento della comunità” Dott. Andrea Mariotto.

 

 

VALUTAZIONE E SELEZIONE

Il percorso si è concluso  a marzo 2019 con la presentazione delle Azioni Pilota alla Commissione di valutazione, composta da: Prof. Stefano Munarin, responsabile scientifico del progetto, docente a contratto presso l’Università IUAV di Venezia ed esperto in progettazione urbanistica, processi di trasformazione del territorio contemporaneo e politiche di welfare state; l'arch. Mauro Sarti, membro del consiglio direttivo dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, esperto di rigenerazione urbana sotto l'aspetto progettuale e di finanziamento, promotore di esperienze virtuose come il quartiere Altobello di Mestre; il Dott. Claudio Calvaresi, esperto di Innovazione Sociale e Senior Consultant presso la società “Avanzi Sostenibilità per Azioni” ed i rappresentanti dei 5 Csv territoriali.


La Commissione ha selezionato le dieci Azioni Pilota che hanno ricevuto, ciascuna, un finanziamento di 12.500 euro. La realizzazione delle Azioni è stata quindi avviata nel mese di aprile 2019 grazie al servizio di supporto alla realizzazione realizzato dai Centri di Servizio territoriali in collaborazione con l'Università Iuav.

 

(A causa dell'emergenza Covid-19 la chiusura del progetto è stata posticipata a dicembre 2020.)

 

A seguire troverete maggiori informazioni su tutte le azioni pilota selezionate.

Le dieci Azioni Pilota selezionate:

 


CAPOFILA DEL PROGETTO:
CAVV – CSV di Venezia


FINANZIATO dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (CoGe)

 

PARTNER: Università Iuav di Venezia, Centri di Servizio per il Volontariato delle provincia di Padova, Vicenza, Verona e Rovigo, Fondazione Pellicani, Fondazione di Venezia, Unesco for Vicenza, Associazione Polesine Solidale, Federazione Regionale Ordini Architetti Veneto, Federazione Ordini Ingegneri Veneto, Istituto Nazionale di Urbanistica – Sezione del Veneto, Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione Nazionale Aree Urbane Dismesse, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Ufficio Comunicazione e Informazione.

Mestre Mon Amour - Festival di danza e arti performative per la rigenerazione urbana
Periodo di realizzazione attività: 1 giugno 2018 – 22 settembre 2019
Progetto Concluso

Il progetto, dell’associazione capofila VeNe, ha avuto come obiettivo rivitalizzare alcune zone sensibili del centro urbano di Mestre, attraverso la realizzazione di un festival urbano di danza ed arti performative. Nello specifico gli interventi sono avvenuti nel quartiere di via Piave, una zona residenziale multietnica che vede la presenza di numerosi cittadini immigrati e che si trova a dover affrontare diverse difficoltà economiche e sociali anche a causa della presenza di un elevato tasso di criminalità e di spaccio; ed in alcune aree sottoutilizzate del centro città, nelle quali, a causa dell’elevato spopolamento di attività commerciali, si trovano numerosi negozi vuoti e sfitti.

Il festival si è tenuto nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2019 ed è stato preceduto da due giornate di prefestival, dedicate ad approfondire con degli incontri pubblici, la tematica della rigenerazione urbana, l’11 e 15 settembre 2019.



Le performance di danza sono state realizzate in location esterne, prevalentemente pubbliche e sono state affiancate da proiezioni di videodanza, incontri con gli artisti, momenti di formazione nell’ambito della danza e delle pratiche somatiche in generale, aperte a tutti, dai bambini agli anziani, e momenti più sociali come aperitivi, djset e pranzi con gli artisti, sempre e rigorosamente tenutisi all’aperto o in spazi pubblici. L’azione ha raggiunto l’obiettivo di rivitalizzare gli spazi con attività rivolte a tutti, dando un segnale positivo e forte riguardo alla possibilità di riappropriarsi di spazi con utilizzi alternativi al commercio ed intercettando anche un pubblico variegato e multietnico.


I punti di forza sono stati in particolare mettere insieme, in un dialogo costruttivo, alcune realtà del territorio che hanno competenze in ambiti diversi ma che per questa occasione si sono perfettamente incastrate, per apportare contributi importanti e innovativi ad una città che mai aveva visto artisti così quotati e importanti a livello internazionale, realizzare i loro lavori per le vie e le piazze della città di Mestre, con un successo di pubblico inaspettato considerato che era la prima edizione. Un esempio su tutti la collaborazione con LSMK, realtà che gestisce alcuni spazi commerciali sfitti, con la quale, terminata l’emergenza COVID, le associazioni intendono riprogettare ulteriori manifestazioni ed eventi culturali artistici e sociali nei negozi vuoti, cercando di coinvolgere altri proprietari e altri locali per creare una vera e propria rete di temporary store di beni immateriali. Un altro aneddoto interessante si è tenuto al termine dell’ultima performance, all’uscita del negozio sfitto, un gruppo di Piove di Sacco denominato Teatro Frida, ha allestito una performance “off” con danzatori e performer. Tale evento è nato spontaneamente da questo gruppo di artisti che, seguito il festival, ha voluto portare il proprio contributo in modo totalmente spontaneo e non previsto, una testimonianza di cosa un’azione può creare in termini di riverbero ed effetti non previsti.



Le associazioni stanno pensando di realizzare una seconda edizione del festival con l’obiettivo di farlo divenire un appuntamento fisso della città, in cui cittadini possano vivere e percepire la città in modo differente, più vivace, nonostante il permanere di problematiche sociali ed economiche che tenderanno ad acuirsi nel periodo post emergenza covid-19.


Pieghevole Programma Mestre Mon Amour Partner Mestre Mon Amour Crediti Foto Mestre Mon Amour RS sett 2019 RS Con la danza si scopre la città RS La danza come dimostrazione d'amore per Mestre RS Al via i primi appuntamenti con gli artisti
Mirano Urla
Periodo di realizzazione attività: 25 febbraio 2019 – 29 febbraio 2020
Progetto in corso


Il progetto dell’associazione capofila Legambiente Riviera del Brenta e di alcune associazioni giovanili di Mirano, è finalizzato ad attuare micro-interventi di riqualificazione ed organizzazione di eventi che favoriscano l’utilizzo delle aree del parco A. Moro e del Bosco del Parauro di Mirano (VE).

Le attività presso l’area del Bosco Parauro hanno avuto inizio nel mese di maggio 2019, con l’organizzazione delle “merende al Bosco del Parauro”, a cui sono stati invitati i genitori ed i bambini di tutte e cinque le scuole materne dei due istituti comprensivi di Mirano. Le merende sono servite, oltre che a far conoscere il luogo, a coinvolgere i bambini in un percorso di scelta partecipata dei giochi da installare per realizzare, come da progetto, un percorso attrezzato.

Il giorno 8 Giugno 2019 è stato invece effettuato il lancio dell’azione nel quartiere Aldo Moro di Mirano con l’apertura del Centro Civico, l’organizzazione di una biciclettata e l’allestimento dei banchetti di una ventina d’associazioni. All’evento hanno preso parte decine di persone: anziani, famiglie con bambini, giovani.



Le associazioni sono riuscite anche a coinvolgere l’Amministrazione Comunale di Mirano che ha approvato con una delibera una collaborazione attiva nella realizzazione del progetto. La fase successiva è stata l’organizzazione dell’evento, che si è tenuto il 28 settembre 2019, presso la Parrocchia San Leopoldo Mandic di Mirano, di progettazione partecipata con l’utilizzo della metodologia Open Space: “Futuri possibili per i luoghi dell’Aldo Moro”. I partecipanti suddivisi in gruppi di lavoro hanno elaborato numerose proposte di rigenerazione urbana dei luoghi del quartiere Aldo Moro: la piazza Moro, il Centro civico Masenello ed il parco Rabin, da realizzare nei mesi seguenti:

- Azione di mappatura del quartiere;
- Zona baby pit stop presso un bar della piazza;
- Stazione di bookcrossing presso la lavanderia a gettoni di Piazza Moro;
- Piantumazione delle aree verdi anche per delimitare i percorsi e le aree;
- Allestimento di tavoli e sedute;
- Progettazione di aree giochi in coprogettazione con le scuole e gli scout (tavolo ping pong – castelli pallets, barca a vela, sabbiere alte, giochi disegnati…);
- Realizzazione di aree giochi sportivi: corsa campestre, calcio camminato;
- Organizzazione di pedalate di quartiere;
- Servizio di bike service;
- Realizzazione di bacheche per promuovere le iniziative;
- Sostituzione di un vecchio ponte rotto con un nuovo ponte tibetano.

Nel mese di ottobre, uno dei gruppi creatosi nel corso dell’Open Space, ha condotto la mappatura del quartiere con la identificazione di una serie di punti su cui intervenire o per migliorare la sicurezza o per facilitare la mobilità lenta che è stata poi presentata al Comune di Mirano che ha risposto offrendo numerosi suggerimenti e sostegno per la sistemazione delle situazioni rilevate.

Nel mese di novembre presso la sede dell’associazione partner A.S.D. True Hardcore Cycle, è stato realizzato un corso di autoriparazione della bicicletta a cui ha partecipato anche molti associati della FIAB Riviera del Brenta. Nella stessa giornata è stata presentata una lezione sulla ciclologistica.

Negli stessi giorni, alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, è stata inaugurata la postazione di book crossing situata all’interno della lavanderia a gettone di Piazza Aldo Moro. I libri sono stati resi disponibili da ACM e dalla biblioteca del Comune di Mirano. Nello stesso giorno presso il Centro Civico Masenello è stato presentato il libro Prateria e rifugio di Paolo Pietrobon, un abitante del quartiere, che nel libro ha riportato anche alcune vicende della storia del quartiere di fine 900.

A fine novembre il Comune di Mirano, cogliendo uno dei suggerimenti dell’Open Space, ha organizzato con le associazioni l’iniziativa “Puliamo il quartiere” che ha coinvolto un gruppo di giovani studenti che aderivano al progetto della Caritas provinciale “72 ore con le maniche in su”. Al gruppo è stato presentato il progetto di rigenerazione urbana del quartiere ed è stato loro insegnato come fare una rilevazione dei punti di forza e di debolezza di un territorio. Il giorno successivo, si sono messi alla prova, facendo una loro mappatura del quartiere Aldo Moro.


Nella seconda settimana di gennaio è stato istallato presso il bar – panetteria di Pizza Aldo Moro il fasciatoio per creare un punto di baby pit stop. Per il suo riconoscimento si era concordato un incontro anche in presenza del Presidente del Comitato UNICEF di Venezia, evento poi rimandato a causa dell’emergenza COVID19.

A febbraio le associazioni hanno partecipato alla settimana “Benessere ed ambiente” durante la quale hanno coinvolto n.350 ragazzi, delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto comprensivo Da Vinci, nelle attività di rigenerazione delle aree verdi del progetto. Il programma concordato con le classi, prima del lockdown, prevedeva la realizzazione delle seguenti attività:

- Istituto Lorenz: istallazione panche e tavolo da ping pong da parte degli studenti della sezione del legno;
- Classe 3^ Geometri CAT: rilievo topografico, nel rilievo saranno tracciate le aree con destinazione sommaria e percorso della campestre;
- Classi seconde dell’agrario: rilievo delle essenze arboree e proposte di cespugli da inserire nell’area destinata al gioco del nascondino;
- Gruppo giovani del CAI: realizzazione di ponte tibetano;
- Scuola primaria Dante e scuola secondaria primo grado Da Vani: dipintura anello d’asfalto con 12 diversi giochi (Coding 1, coding 2 e labirinto, Campanon, Scacchiera 1, Scacchiera 2, Twist, Twist music, Percorso, Labirinto, Salto e Fantasia) e  Laboratorio per la costruzione di campane a vento;
- Gruppo Scout: realizzazione giochi e sedute con materiali in legno (pallet, tronchi);
- Gruppo Scout giovanissimi: piantumazione vigna e cespugli;
- Associazione Moving School 21: collaborazione nella realizzazione e certificazione dei manufatti;
- Festa finale con inaugurazione.

Tutte le attività già previste e concordate con i diversi partner sono state rinviate a causa della emergenza COVID 19.

Le attività stanno riprendendo con una parziale riprogrammazione: le attività con gli scout si realizzeranno ad agosto 2020 e quelle previste con l’Istituto comprensivo si svolgeranno ad ottobre 2020. Sono in corso di definizione i tempi delle altre azioni con gli altri partner.

Con la sinergia delle altre associazioni, ASCM sta sviluppando un’applicazione smartphone che permetterà ai cittadini di Mirano di vedere cosa propone la propria città in termini di spazi pubblici come parchi sportivi o ludico-ricreativi, teatro, comune, sapere che associazioni sono presenti nel territorio e che eventi saranno disponibili. Inoltre saranno segnati tutti i percorsi bike-friendly, dalle ciclabili alle strade sterrate o di norma poco trafficate. Sarà quindi un’applicazione simile a Google Maps ma che parte dai cittadini e sarà centrata nella promozione del tempo libero costruttivo. Per la realizzazione e il mantenimento dell’app, era previsto il coinvolgimento di una classe dell’I.I.S. “Levi-Ponti” di Mirano, ma anche questa azione è tata rimandata a causa dell’emergenza Covid.

Il progetto nonostante l’emergenza Covid sta procedendo e ha mantenuto immodificata la sua mission. Il termine del progetto è previsto per il 20 novembre 2020.


RS I futuri possibili del quartiere Mostra Mirano Urla RS Ambiente e città RS Il quartiere Aldo Moro disegna il proprio futuro RS Le idee dei cittadini per rigenerare Mirano RS Il quartiere cambierà volto RS Un tavolo da ping pong RS Scambio dei libri RS Area giochi fai da te 50 cose da fare Ingresso Nord Documentazione fotografica Istant report Proposte mobilità Relazione tecnica Flyer
Il Bosco Vivo
Periodo di realizzazione attività: 1 maggio 2019 – 30 novembre 2019
Progetto in corso

Il progetto dell’associazione capofila Spiritus Mundi ha avuto come obiettivo la creazione di aree boschive attraverso la realizzazione di eventi partecipati per la piantumazione e riconversione a bosco di pianura di alcune aree abbandonate della provincia di Padova, con il coinvolgimento di istituzioni locali, associazioni e cittadini. Il fine è la rigenerazione ambientale e del tessuto urbano e sociale tramite l’attivazione dei cittadini per renderli protagonisti e con il coinvolgimento delle amministrazioni, in un’ottica di responsabilità sociale condivisa.

Rispetto al progetto iniziale, che voleva vedere la riqualificazione di un’area ad Abano Terme e di due appezzamenti a Ponte San Nicolò, il progetto si è focalizzato in due aree a Ponte San Nicolò (PD)  ed al completamento di un bosco a Polverara (PD).


Attività realizzate:

Creazione sito web
L'attività di promozione e comunicazione del progetto “Il Bosco Vivo”(IBV) ha reso necessario la creazione di spazi web adatti. Nello specifico è stato creato il sito web www.ilboscovivo.eu associato al sito associativo www.spiritusmundi.eu.

Evento teatrale
L' attività è stata svolta con l'obiettivo di promuovere e coinvolgere cittadini nel progetto Il Bosco Vivo. Si è trattato di un evento teatrale organizzato in collaborazione con l'associazione partner “La Betonica”, patrocinato dal Comune di Polverara e svoltosi il giorno 22 Novembre 2019 a Polverara (PD) nel palazzetto G.Perlasca. La manifestazione ha visto protagonisti gli attori de “La betonica” i quali hanno interpretato lo spettacolo “Un caso di Morgagni” di S.Piccoli. La serata è stata occasione per entrambe le associazioni per confrontarsi con il pubblico presente composto in prevalenza da cittadini del Comune ospitante ai quali è stato presentato il progetto Il Bosco vivo con la presenza della Pubblica Amministrazione. La serata ha visto la partecipazione di 150 persone nel pubblico oltre ai volontari e pubblica amministrazione. Contestualmente alla manifestazione è stato attivato un banchetto informativo incaricato di distribuire flyer promozionali, donare i gadget prodotti dall'associazione “Luci sul mare” e dispensare informazioni riguardo il progetto.

Laboratorio balli popolari
L'attività è stata svolta con l'obbiettivo di promuovere e coinvolgere cittadini nel progetto Il bosco vivo il giorno 27 Settembre 2019. Si è tenuta una serata dedicata ai balli popolari folkloristici organizzata in collaborazione con l'associazione partner “Uno è”. L'evento in questione è stato patrocinato dal Comune di Ponte San Nicolò e si è tenuto nel palazzetto sportivo di Roncaglia. La serata ha visto protagonisti il duo musicale “Kesakò” i quali hanno intrattenuto i partecipanti (oltre 350) per circa 2 ore con musiche folk. Prima dell'esibizione musicale è stato presentato da Spiritus Mundi il progetto IBV e sono stati invitati i presenti alla piantumazione riguardante il Comune ospitante prevista per il giorno stabilito. Contestualmente alla manifestazione è stato attivato un banchetto informativo incaricato di distribuire flyer promozionali, donare i gadget prodotti dall'associazione “Luci sul mare” e dispensare informazioni riguardanti il progetto.

Realizzazione gadget
L'associazione “Luci sul mare” si è occupata della creazione di gadget realizzati a mano dagli utenti della struttura mediante attività di terapia occupazionale: nello specifico sono state create delle collanine di argilla, suppellettili e segnalibri. La preparazione dei gadget è stata occasione di impegno e soddisfazione per i ragazzi di “Luci sul mare”. I gadget sono stati distribuiti gratuitamente ai partecipanti degli eventi di promozione e piantumazione attraverso i banchetti informativi
Incontri pubblici di sensibilizzazione
Contestualmente e durante i mesi precedenti agli eventi di piantumazione sono stati organizzati diversi eventi utili alla promozione e divulgazione del progetto IBV e alla sensibilizzazione di cittadini ed enti pubblici riguardo l'importanza dei boschi come produttori di servizi eco-sistemici e sociali. La promozione è stata effettuata all’interno di numerose conferenze (alcune con interventi ad Hoc) di Spiritus Mundi, attraverso momenti di public speech spesso affiancati da banchetti informativi dedicati alla distribuzione di materiale promozionale. Di seguito una rassegna degli eventi tenuti nel 2019 coinvolti nel progetto IBV:

26 Marzo: Conferenza Villa Obizzi – Albignasego;
24 Maggio: Conferenza come relatori al teatro Ruzante - Università di Padova;
9 Giugno: Conferenza come relatori a “gli alberi e l’uomo” - Villa Draghi – Montegrotto;
6 Luglio: intervento come ospiti al PortoVecchio festival – Limena
27 Agosto: Conferenza come relatori ad Ekopark – Monselice
15 Settembre: banchetto e stand informativo presso festa associazioni - Ponte San Nicolò
26 Settembre: Flormart (Fiera Padova) durante l'assegnazione del primo premio “Jean Giono- L'uomo che piantava gli alberi” 1^ edizione di cui l’associazione è vincitrice.
1 Ottobre: intervento all’evento di beneficenza presso Villa Draghi organizzato dall'associazione “Villa Draghi”, Legambiente Selvazzano e “polifonica Vitaliano Linguazza” a favore della rinascita dei boschi di pianura
28 Novembre: intervista e promozione del format IBV presso la Provincia di Padova

Abbiamo oltretutto organizzato giornate di sensibilizzazione presso Istituti scolastici dove non è mancata l’occasione per invitare gli studenti (migliaia i coinvolti) di ogni età alle piantumazioni ed agli eventi.

Piantumazione partecipata
Il progetto si è andato a concretizzare con gli eventi di piantumazione partecipata. In particolare gli eventi aperti al pubblico sono stati due: Il primo, in data 13 Ottobre 2019, si è tenuto presso Roncajette su di un terreno di 4000mq circa dove sono stati messi a dimora oltre 500 alberi. La giornata ha visto la partecipazione di “Spiritus Mundi Onlus” in qualità di coordinatore e responsabile delle piantumazione. L'associazione “Luci sul Mare” ha contribuito portando gli utenti della struttura a partecipare alla piantumazione. L'associazione “Il Pino” ha contribuito dispensando un rinfresco per i partecipanti. Ha partecipato la pubblica amministrazione di Ponte San Nicolò la quale ha pubblicamente sostenuto il progetto ed elogiato l'intento condiviso.La piantumazione ha visto la partecipazione di oltre 700 persone ed è stata occasione importante di promozione e sensibilizzazione attraverso momenti dedicati di public speech che hanno avuto echi anche indiretti sulla ciìttadinanza locale, coinvolgendo molte più persone oltre ai presenti. Durante l'evento c’era un banchetto informativo tenuto dai volontari di Spiritus Mundi il quale si è occupato di dispensare materiale promozionale e diffondere informazioni dettagliate ai partecipanti riguardo il progetto IBV.
Il secondo evento si è tenuto il giorno 30 Novembre a Polverara su di un terreno di 14.000mq per finalizzare una realizzazione già avviata. Durante la giornata sono state messe a dimora oltre 300 piante. La partecipazione è stata osteggiata dal tempo poco favorevole ma ad ogni modo hanno partecipato circa 100 persone oltre i volontari dell'associazione Spiritus Mundi; tra questi erano presenti i ragazzi dell'assocazione “Solidarietà Delta”. L'amministrazione pubblica ha presenziato e fisicamente partecipato alla piantumazione. Durante l'evento era presente un banchetto informativo tenuto dai volontari di Spiritus Mundi il quale si è occupato di dispensare materiale promozionale e diffondere informazioni dettagliate ai partecipanti riguardo il progetto IBV.
La terza piantumazione si è svolta purtroppo a porte chiuse, con soli 5 volontari di Spiritus Mundi che, opportunamente autorizzati e muniti di DPI, hanno messo a dimora circa 300 alberi (altrimenti morenti) nella seconda area designata a Ponte San Nicolò, durante l’emergenza Covid la scorsa Primavera.
Il successo del progetto IBV ha coinvolto moltissimo i cittadini tanto che nel Comune di Ponte San Nicolò, in occasione dei carri mascherati del 17 Febbraio 2020, delle classi della Scuola primaria Locale si sono cimentate nella realizzazione di un carro chiamato proprio “Il Bosco Vivo”.


Campagne di promozione e promozione eventi
La promozione è stata una delle attività maggioritarie all'interno del progetto in termini di ore dedicate.
I canali attraverso i quali è avvenuta la promozione sono stati vari. Nello specifico sono state utilizzate piattaforme virtuali come Facebook ed Instagram, supportate dal sito Web. Attraverso il web sono stati divulgati gli appuntamenti/eventi sopracitati e dispensate le informazioni riguardo il progetto IBV.
Durante gli eventi aperti al pubblico sono stati invitati i presenti a partecipare agli eventi successivi attraverso materiale promozionale e momenti di public speech.

Terapia occupazionale
Tra gli obbiettivi progettuali vi è l'inclusione sociale, il quale è stato realizzato grazie alla collaborazione con le associazioni “Luci sul Mare” e “Solidarietà Delta”, realtà dedite all'impegno nei confronti di persone con disabilità e dipendenze generalmente con difficoltà di inclusione, le quali hanno potuto trascorrere del tempo con persone nuove, svolgendo un'attività socialmente utile. Nello specifico “Luci sul Mare” che si occupa di persone con disabilità ha tenuto dei laboratori presso il proprio centro durante i quali sono stati realizzati i gadget poi dispensati durante gli eventi legati al progetto. Inoltre entrambe le associazioni hanno accompagnato in loco i propri utenti col fine di render possibile la partecipazione fisica alle piantumazioni e momenti di confronto tra persone e realtà differenti. Grande soddisfazione e gioia è stata manifestata dai partecipanti e rappresentanti delle due associazioni per il solo fatto di aver potuto partecipare agli eventi di piantumazione.

RS Nasce il Bosco Vivo
Museo Della Canapa
Periodo di realizzazione attività: 1 maggio 2019 - 29 febbraio 2020
Progetto in corso

Il progetto dell’associazione capofila Il ponte Onlus intende valorizzazione l’importanza storica della canapa nel comune di Megliadino San Vitale attraverso la creazione di un’area espositiva sulla canapa da inserire come tappa di un percorso turistico e di riscoperta del territorio.

Si sono registrati dei ritardi nella realizzazione del museo, a causa del prolungarsi dei lavori di ristrutturazione antisismici nei locali concessi dal Comune. L’associazione ha quindi intrapreso un serie di azioni di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della canapa. Tra le attività organizzate: una passeggiata agli ex maceratoi guidati da un esperto di botanica ed ambientalista, una pedalata con premiazioni con prodotti a base di canapa e la promozione del progetto “Il museo della canapa”, la partecipazione all’evento “Pizza in piazza” con sfornature di pizze solo a base di farina di canapa, la realizzazione dello spettacolo teatrale “Storie de canevo e de vita” che descriveva la storia dei luoghi significativi del paese, l’esposizione degli attrezzi specifici della lavorazione della canapa e la degustazione di dolci a base di canapa.



A partire dal mese di ottobre 2019 il Comune ha consegnato all’associazione lo spazio designato per l’apertura del museo, all’interno dell’ex scuola elementare del paese. I volontari dell’associazione si sono occupati dalle pulizie del locale (inutilizzato da molti anni), della ritinteggiatura, della risistemazione di porte e finestre, infine hanno progettato gli allestimenti delle singole zone museali.
L’associazione ha quindi continuato con il reperimento di materiale per il museo, raccogliendo delle mulinelle, una gramola, dei pettini, e vari tessuti di canapa: lenzuola, camicie.

Tra le altre attività i volontari dell’associazione hanno partecipato a dei momenti formativi per approfondire la loro conoscenza sulla tematica della Canapa: visita al circolo fotografico Athesis di Boara Piasani che colleziona foto antiche del territorio della bassa padovana; convegno “canapa opportunità che sfuma? Organizzato dalla CiA di Rovigo, evento FAI “Giornata della canapa” a Villa dei Vescovi di Lyuvigliano; incontro con dirigente scolastico di Villa. I cittadini sono stati coinvolti nella raccolta dei materiali attraverso un volantino recapitato alla gran parte delle famiglie sanvitalesi.




L’associazione ha anche organizzato diverse visite ai vari musei della zona con l’obiettivo di coinvolgere i referenti in un incontro per la costruzione di una rete di partenariato che istituisca un nuovo itinerario culturale nel territorio ed attui una strategia comune di comunicazione e promozione. L’incontro è stato rinviato a data da destinarsi a causa dell’emergenza coronavirus. Visite effettuate:

- 29 agosto 2019  Museo della civiltà contadina – Grancona VI;
- 5 settembre 2019 Museo della civiltà contadina Carceri PD;
- 12 settembre 2019 Centro documentazione della Bonifiche romane di Granze PD;
- 29 settembre 2019 Museo Civico Etnografico di Sanghella;
- Ottobre 2019 Museo dei Villaggi scomparsi e visita alla Fattoria Didattica La corte di Villa Estense PD con arredi e attrezzi d'epoca;
- Novembre 2019 Museo delle Antiche Vie di San Salvaro di Urbana PD;
- Dicembre 2019 Muse di Trento.



L’associazione, grazie alla collaborazione di un giovane studente universitario, ha realizzato diverse interviste con riprese video ad anziani del paese, ultimi testimoni (in particolare un signore ultracentenario), del passato che vuole far conoscere alle nuove generazioni e grazie al supporto di una giovane volontaria sta anche sviluppando un nuovo sito internet.

Le attività interrotte a causa dell’emergenza Coronavirus stanno riprendendo in questo periodo. L’inaugurazione del museo dovrebbe avvenire nell’autunno 2020.

Storia del Museo della Canapa
Un Ponte tra le Persone
Periodo di realizzazione 1 marzo 2019 – 29 febbraio 2020
Progetto in corso

Il progetto del Gruppo informale capofila Pontinpietra ha come obiettivo la creazione di architetture temporanee per rivitalizzare alcuni luoghi della città di Vicenza e la programmazione di laboratori partecipati di inclusione sociale finalizzati a migliorare il rapporto della comunità vicentina con le minoranze sociali. Gli spazi fisici di riferimento sono Campo Marzio, Villa Caldogno e gli spazi Arteside e Nadir, in gestione alle associazioni.



A giugno 2019 è stato organizzato il Campo Marzo Festival che ha raggiunto l’obiettivo di creare aggregazione ed inclusione sociale, attraverso la cultura, la creatività e le azioni partecipate, per portare i cittadini a riappropriarsi dello spazio comune, a ragionare insieme sul futuro di questo polmone verde e a costruire nuovi usi ed un nuovo rapporto con questa grande risorsa della città, liberandola dalla gabbia di retoriche e pregiudizi che la imprigiona.
Il festival ha proposto giochi, arte di strada, riflessioni legate al parco, truck food, video mapping, djset e live set, musica dal vivo con i concerti di Mangaboo di Francesco Pistoi (ex Motel Connection con Samuel dei Subsonica) e Giulietta Passera. Al festival hanno partecipato anche le associazioni: Lua, Vicenza Human Library, Arciragazzi Vicenza, Non Dalla Guerra, La Tana dei Tarli, Inghirlanda, ASD Quadrato Meticcio, Pittura e Follia – Associazione Whydanghi,  SelvArt – Parco Arte Natura, RI-Design.
I dibattiti, domenica pomeriggio, hanno avuto come tema:

- “La riduzione del danno: una riflessione sulla tossicodipendenza”, moderato dal giornalista Giulio Todescan, con il dottor Vincenzo Balestra, direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 8 Berica, Laura Gobbo, psicoterapeuta della Fondazione S. Gaetano Onlus, Alessandro Dal Lago, responsabile del reinserimento lavorativo della Cooperativa Sociale Insieme, e un video intervento del giornalista di Radio Radicale Roberto Spagnoli;
- “Autodifesa digitale e Hacking del Sé” a cura di Alessio Andriolo del collettivo Ippolita, per trattare il tema gamification, delega cognitiva online e addestramento normativo nelle piattaforme digitali commerciali.



Sono stati inoltre realizzati i seguenti laboratori partecipativi: “Come fare comunità con i cantieri scuola”, “Dai colori a calce all’ affresco”, “La formazione e la comunità insieme per rigenerare spazi”, “Una ludoteca itinerante di giochi desunti dalla tradizione dei giochi da fiera di “una volta” realizzati interamente in legno – un modo per vivere il parco attraverso il gioco”, “Live Screen Printing di Mark Serigrafia e le ceramiche fatte a mano di R&S Ceramica Pop”.

Le associazioni stanno programmando le attività conclusive per i prossimi mesi.
I Saperi del Fare
Periodo di realizzazione 1 maggio 2019 – 29 febbraio 2020
Progetto in corso

Il progetto dell’Associazione capofila Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Integrale intende valorizzare l’area del convento di Santa Maria del Cengio di Isola Vicentina per farlo divenire un punto di riferimento per la comunità locale, luogo di momenti esperienziali legati alla riscoperta del rapporto con la terra, con il settore primario e con il paesaggio. Il convento è abitato da alcuni frati dell’ordine dei Servi di Maria e al contempo vissuto da molti laici che, sotto forma di associazioni e gruppi informali, abitano con iniziative ed eventi gli spazi del luogo. Da un punto di vista ambientale il convento è situato su una rocca sovrastante il paese di Isola Vicentina, sopra la quale prosegue il monte con vitigno, uliveto ed eremo. A fianco c’è la sede di una cooperativa agricola.



Il convento architettonicamente ha due parti, una più antica e restaurata, dove abitano i frati, e una zona novecentesca, ora disabitata e che necessita di interventi strutturali. Gli obiettivi de I Saperi del Fare sono quelli di assicurare un aumento della frequentazione degli spazi del convento per valorizzarlo maggiormente ed evitare che in futuro rischi di divenire disabitato e allo stesso tempo promuovere la conoscenza e il legame uomo-ambiente in senso ampio, con eventi anche nella città di Vicenza.

L’azione intende fornire occasioni di formazione teorica ed esperienze pratiche laboratoriali, per far sperimentare ai partecipanti in prima persona un nuovo modo di vivere il proprio rapporto con la natura, i suoi doni e i lavori legati ad essa.

Tra le varie attività sono stati organizzati:

- “Un altro mondo è possibile”: attività dedicata a trattare i temi della sostenibilità ambientale, del riuso e riciclo attraverso l’organizzazione di momenti di sperimentazione pratica dei temi promossi dal progetto, oltre che di cultura per una transizone verso sistemi economici e stili di vita sostenibili, costruzione di una rete di realtà impegnata sulle tematiche, Installazione in convento un orto su cassone utilizzabile per attività didattiche;
- Laboratorio “Cuciniamo” realizzato in rete con l’associazione Nutrizionisti per l’ambiente, con possibilità di avviare nuove collaborazioni considerato che gli spazi ospiteranno prossimamente una ristorazione sociale. Obiettivi raggiunti: aumento della visibilità dei luoghi come centro di cultura e sperimentazione sui temi del cibo sano, giusto e sostenibile;
- “L’orto Portatile al Burchiello” sperimentazione di attività di orticultura per l’autoproduzione e per una transizione verso sistemi economici e stili di vita sostenibili;
- Trekking “Resistere con nostra Madre Terra” e conferenza “Per un’economia della felicità”: studio e registrazione gps di un percorso da effettuarsi a piedi o in bicicletta di collegamento tra Vicenza e Isola Vicentina, e in particolare i due luoghi protagonisti del progetto “Porto Burci” e il “Convento di S. Maria del Cengio”. Organizzazione di momenti di incontro con esperti sui temi dei saperi del fare, dell’economia sostenibile, dei nuovi stili di vita qualificando ulteriormente i luoghi. Costruzione di una rete con nuove realtà impegnate sui temi dei saperi del fare e della sostenibilità. Valorizzazione del ruolo del convento come tappa di un turismo esperienziale e spirituale:



- “Raccontare per rigenerare” ciclo di proiezioni di video e documentari sulla sostenibilità
- “Gli alberi ci salveranno” conferenza con lo scirttore Zovi nell’ambito dell’iniziatica Raccontare per rigenerare
- “Qui e Ora” tavola rotonda per progettare le iniziative successive, incontro rimandato causa emergenza coronavirus.



Locandina Cuciniamo! Locandina Gli alberi ci salveranno? Locandina Un altro mondo è possibile Locandina Raccontare per Rigenerare Locandina Resistere con nostra madre terra Locandina Per un'economia della felicità

Box Zero
Periodo di realizzazione attività: 3 agosto - 26 ottobre 2019

Progetto Concluso


L’Azione Pilota Box Zero dell’associazione capofila Tumbo ha avuto come obiettivo la rigenerazione di Piazza Annonaria di Rovigo, un luogo della città formato da chiostri e spazi esterni che pur essendo tutt’ora sede del mercato coperto cittadino si trova a vivere una stagione di decadenza e progressivo abbandono. La piazza è infatti per lo più frequentata da un pubblico legato da un rapporto di clientela con le attività presenti nel mercato e caratterizzato da un età medio-alta, di fatto, pur essendo uno spazio pubblico, non si riscontra la presenza una “comunità” legata ad esso, che lo scelga come proprio punto di ritrovo, questo probabilmente anche per l’assenza di attività di ristoro o comunque diverse da quelle commerciali e per le fasce orarie a cui è limitato l’accesso.

L’azione ha mirato quindi a farlo ridivenire un luogo strategico di integrazione sociale e culturale, attraverso l’attivazione di uno spazio sperimentale nominato “Box zero”, un’area delimitata da pannelli, piante ed arredi, da cui far partire nuove proposte culturali e di incontro per la città per invogliare le persone ad utilizzare il luogo anche per momenti di pausa e ricreativi, con il fine di favorire l’attivazione di una comunità spontanea che si riconoscesse nel luogo e si facesse, al termine dell’azione pilota, promotrice per il rilancio e la prosecuzione di quanto intrapreso.



Il lancio ufficiale è avvenuto a fine luglio 2019 attraverso l’organizzazione della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle testate locali.
Il sistema di comunicazione si è basato sul claim “perchè non in piazzetta..” con l’idea di invitare le persone a ripensare Piazza Annonaria come uno spazio adatto a svariati usi, suggerendone già alcuni in linea con gli elementi installati o le attività proposte dal calendario (perché non leggere un libro in Piazza Annonaria? perché non rilassarsi in Piazzetta? perché non incontrarsi in Piazzetta? ecc.). Così, tra i pannelli del finto “cantiere” trovava spazio un angolo per il book crossing oltre a piante e altri oggetti prodotti dai laboratori che lì avevano sede.

Durante tutto il periodo di attività, i volontari del gruppo di associazioni che hanno promosso il progetto, si sono alternati per prendersi cura delle piante e mantenere in ordine lo spazio. Infine, con la giornata dedicata al mercatino dell’homemade, si è tentato anche di sperimentare un uso che superasse gli orari canonici di apertura e chiusura avvertiti in altre occasioni come un forte limite allo sviluppo del potenziale del luogo.

Le attività nella piazza sono state realizzate in collaborazione con alcune associazioni locali:
1. Laboratorio musicale Kangaroos con l’associazione Ametiste;
2. Laboratorio “Il fantastico mondo delle farfalle con l’associazione Sagittaria;
3. Rassegna “Aspettando Rovigo svetta” Proiezione di “Messner - Il film” di Andreas Nickel con Cai Rovigo;
4. Laboratorio “Un insolito album” Amici di Elena
5. Rassegna “Aspettando Rovigo svetta” Proiezione del film “La morte sospesa” CAI Rovigo;
6.  Laboratorio “Giochiamo con i colori” Amici di Elena;
7.  Laboratorio musicale “Suoni creativi” e djset live con Alessandro Querzoli;
8.  Rassegna “Aspettando Rovigo svetta” Proiezione del film “North Face - Una storia vera” di Philipp Stoelzl con CAI Rovigo;
9. Laboratorio musicale “IN - CANTO” Ametiste;
10. RoviGoto Nell'ambito della manifestazione cittadina, degustazione a cura di Amici di Elena - Progetto Osteria della Gioia;
11. Laboratorio musicale “Storie suonate” Kirikù (evento extra calendario, promosso da Ass. Kirikù);
12. Festival “Opera Prima” (evento extra calendario, promosso da Teatro del Lemming);
13. Fuori TEDx Rovigo Tumbo;
14. Aperitivo in musica con gli speaker del TEDx Rovigo;
15. Flashmob allattamento Oltre la Pancia (evento extra calendario promosso da ass Kirikù);
16. Laboratorio “Il fantastico mondo degli uccelli” Sagittaria;
17.Fuori dai box Mercatino dell'handmade e della condivisione Tumbo;
18. Presentazione libro “Le seconde possibilità” (evento extra calendario promosso da Apogeo Editore) Sagittaria;
19. La festa! Evento finale Box zero Tumbo, Ametiste, Amici di Elena, APE, Sagittaria.

Obiettivi raggiunti:

1. Avviare sinergie con altre realtà locali (culturali e non);
2. Incentivare nuove forme di fruizione e condivisione di Piazza Annonaria, in un’ottica aggregativa, generativa inclusiva;
3. Attivare un modello di possibilità nuove per la città che parta da uno dei fulcri del centro storico.



Difficoltà incontrate:

- Il progetto ha sofferto la mancanza di un project manager / mediatore culturale che potesse restare fisicamente in Piazza Annonaria oltre gli orari dei singoli laboratori ed eventi, così da facilitare la costruzione di una relazione costruttiva con i commercianti, intercettare il passaggio dei clienti dei negozi e osservare dal di dentro la vita della Piazzetta;
- Diffidenza e mancanza di supporto da parte dei commercianti del mercato di Piazza Annonaria;
- Ingente quantità di tempo da dedicare alla gestione degli aspetti burocratici per la realizzazione di attività in spazio pubblico (in particolare, tempo e costi richiesti per la realizzazione del mercatino dell’artigianato);
 - La mancanza di un presidio e il furto di un tavolino;
 - Orari di apertura e chiusura della Piazzetta.

Inoltre In agosto molta gente era in ferie e questo ha penalizzato la realizzazione di alcuni eventi (in primis quello del 24 agosto).

Impatto sociale dell’azione pilota:

Purtroppo al termine dell’azione l’allestimento del progetto è stato rimosso non lasciando quindi effetti strutturali visibili e permanenti sull’area d’intervento ma piuttosto una nuova e più diffusa consapevolezza sulle possibilità che uno spazio del genere può offrire a chi vuole realizzare iniziative e attività.

Pieghevole Box Zero Manifesto agosto Box Zero Manifesto settembre ottobre Box Zero

Lo Stallo
Periodo di realizzazione attività: 6 maggio 2019 - 29 febbraio 2020

Progetto in Corso

Il progetto dell’associazione capofila Attive Terre aveva come obiettivo la rigenerazione di un’area in prossimità della stazione dei treni di Adria, dismessa da anni, per conferirle una nuova identità: creazione di una ciclofficina e spazi di incontro.

L’obiettivo era farlo divenire un punto di riferimento per l’intermodalità e per la mobilità lenta sia questa urbana, pendolare grazie alla vicina stazione che connette Venezia, Verona, Rovigo e Chioggia, o turistica con particolare riferimento al territorio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Lo spazio, molto ampio e ricco di opportunità di utilizzo, voleva essere connotato anche come un luogo frequentato ed abitato dall’intera comunità, un luogo di aggregazione ed incontro per tutte le realtà territoriali favorito dalla sua ubicazione strategica e dal continuo flusso di persone che lo lambiscono. Nello specifico avrebbero trovano posto spazi per attivarsi (ciclofficina), spazi di aggregazione e di incontro (parco e sala multimediale) e spazi di servizio (stallo bici, coworking, servizi igienici, locale deposito e a servizio della intermodalità e mobilità lenta).

Adria è infatti il terminale della ferrovia che collega il Delta con Venezia, quindi nell’ottica della diversificazione della proposta turistica, si rende, attraverso questa tratta, appetibile la visita del Parco del Delta e della Città Etrusca, con una sola ora e mezza di mezzo pubblico, per poi dipanarsi nelle varie località. Adria è di fatto il baricentro da cui si possono raggiungere comodamente in bicicletta anche le vicine Chioggia, Rosolina, Rovigo, attraverso poi le note ciclovie VenTo (la cui realizzazione comincia, per tratti significativi, a realizzarsi sul territorio, la regionale “I3”, l'anello Green Tour, il percorso Top Walk a Piantamelon senza escludere la ciclovia AdigeSud, ciclovia Eurovelo 8 e le Bicitalia 6 adriatica e 2 del Po che lambiscono la città.



L’Azione aveva inizialmente incontrato la dichiarata disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale di Adria, che in base alla convenzione tra RFI (Reti Ferroviarie Italiane) e Regione del Veneto, aveva la possibilità di sottoscrivere un accordo di Comodato Gratuito per i fabbricati desueti contigui alla ferrovia. Nel prosieguo della fase di avvio dell’iniziativa, nonostante i numerosi tentativi portati avanti da parte delle associazioni, questa disponibilità non è stata però confermata dai fatti.

Le associazioni hanno comunque realizzato in parte alcune delle iniziative programmate:

- Adria, sabato 31/08/2019 - Banchetto divulgativo ed illustrativo del progetto, denominato “ARRIVA LA BICICLETTA” come azione di sensibilizzazione ed informazione verso la cittadinanza, anche attraverso l’ausilio di pannelli illustrativi. All’incontro è stata presentato il logo del progetto e simbolicamente è stata messa in mostra una storica bicicletta di colore rosso, munita di ampi porta pacchi anteriore e posteriore, gentilmente prestata dall’associazione MTB Tuttinbici, che rappresentava il supporto indispensabile per svolgere molti lavori artigianali, una sorta di furgoncino attrezzato dei tempi passati.
- Adria, sabato 09/11/2019. Appuntamento che ha trattato di mobilità lenta coniugata al femminile dal titolo “BICICLETTA: SOSTANTIVO FEMMINILE”. Le tre protagoniste della piacevole serata Susanna Maggioni, vice presidente di FIAB Treviso, Isabella Pitassi, pediatra, associata FIAB, e Nadia Tonolo, consigliere di FIAB Treviso con le loro relazioni hanno intrattenuto, interessandolo, l’attento pubblico intervenuto presso la prestigiosa sala- convegni, della Fondazione Scolastica Carlo Bocchi, in Corso Vittorio Emanuele II, 78, ad Adria, importante motore culturale della città. Si è parlato, nel primo intervento, con il corredo di una ricercata documentazione fotografica della bicicletta come strumento di emancipazione della donna, a partire dal vestiario e sino a diventare uno strumento di autonomia ed indipendenza. Nel secondo di Isabella Pitassi, della biodinamica della bicicletta al femminile, la quale ha necessità di una sua specifica strutturazione rispetto a quella normalmente progettata al maschile. Nella terza Pagina 3 di 17 parte si è trattato, della dotazione specifica della bicicletta, tipologie e assetti, dell’abbigliamento e bagaglio del cicloturista.

Le associazioni in questi giorni stanno portando avanti l’ultimo tentativo di finalizzare l’Azione con il Comune.

RS Spazio per i turisti nella stazione RS La stazione ferroviaria rinascerà grazie alle bici RS Biciclette, si inaugura lo stallo RS Nasce lo stallo nella stazione un luogo di incontro e scambio RS La stazione della mobilità slow

#REGENERATIONMAGENTA
Periodo di realizzazione attività: 14 maggio 2019 - 29 febbraio 2020

Progetto In Corso

Il progetto dell’associazione capofila Boskov intende valorizzare l’area del Giardino Magenta di Villafranca di Verona attraverso due diverse linee di sviluppo:

1. Rigenerazione della comunità di cittadini attraverso l’organizzazione di una serie di attività di aggregazione tra cui un festival;
2. Rigenerazione dello spazio pubblico del giardino, dotandolo di nuove funzioni tra le quali un’installazione architettonica per la costruzione di un anfiteatro/arena didattica ecocompatibile per l’accoglienza dei fruitori del giardino ed uno scivolo per persone con disabilità.



Azioni di micro-riqualificazione: Autocostruzione arena didattica per spazio sociale, educativo ed accessibile – cancello per continuità apertura
Il percorso per la realizzazione dell’arena è stato più complicato del previsto perché il posizionamento della struttura nello spazio pubblico ha necessitato di essere validato da un’autorizzazione tecnica dell’Amministrazione e da una successiva certificazione. Attualmente la struttura è stata completata al 90%. Contestualmente è stato realizzato lo scivolo che consente l’accesso autonomo anche ad utenti con disabilità motoria. Attualmente l’associazione sta compilando la relazione di certificazione per formalizzarne l’agibilità. È stato installato un cancello a norma sul quale verrà installato un temporizzatore per garantire apertura e chiusura automatica del parco e favorire quindi la continuità nell’apertura del Giardino.

Progettazione e realizzazione di un percorso didattico illustrato per la fruizione del parco botanico
Il nuovo progetto di cartellonistica verticale sulle singole piante è stato realizzato ed è in fase di installazione.
Anche la mappa didattica del Giardino è stata realizzata e stampata e sarà distribuita nei prossimi eventi.





Progettazione e realizzazione di un festival intergenerazionale

Nel corso del 2019 sono stati realizzati 7 eventi con target intergenerazionale: serate musicali, circo per bambini, cineforum estivo, pomeriggi di giochi in scatola. L’associazione sta attualmente lavorando con la rete per mettere a disposizione lo spazio ai cittadini e alle associazioni durante i mesi estivi e sta progettando per settembre un evento di inaugurazione dell’arena e restituzione alla cittadinanza di tutte le azioni realizzate attraverso il progetto.


Obiettivi raggiunti:
- un pool di associazioni in gradi di collaborare e consce delle caratteristiche di ciascuna;
- almeno 1.500 cittadini che hanno fruito e conosciuto lo spazio Magenta e ne hanno compreso il potenziale;
- almeno 50 persone che hanno partecipato ad azioni di sensibilizzazione e formazione con l’obiettivo di aumentare le file dei volontari impegnati nell’animazione/gestione del giardino;
- la percezione di uno spazio pubblico rinnovato e aperto all’utilizzo da parte di famiglie ed associazioni.


PlacesNotBuilding
Periodo di realizzazione attività: 14 maggio - 31 ottobre 2019

Progetto in Corso


Il progetto dell'associazione Le Fate Onlus ha avuto come principale obiettivo il rafforzamento di processi partecipativi già in atto, di utilizzo delle due sale consiliari adiacenti al Palazzo Bocca Trezza, in via XX Settembre a Verona, e dello spazio esterno del parco. L’intento del progetto è stato di rigenerare questi spazi coinvolgendo gli abitanti del quartiere e della città. L’azione del fare e del fare insieme è stato lo strumento utilizzato per creare e rafforzare una comunità capace di riconoscere le potenzialità inespresse dei luoghi, attraverso azioni concrete e generative.

Il progetto si è ispirato ai principi di leggerezza, velocità esecutiva, economicità, propri dell’urbanismo tattico. L’urbanismo tattico è un approccio per il coinvolgimento degli abitanti nei processi di rigenerazione urbana a scala di quartiere che utilizza interventi spaziali e politiche a breve termine, a basso costo, scalabili e rimovibili.

L ’azione 1 – Interventi di micro-riqualificazione per la cura del giardino come bene comune
L’azione ha coinvolto n.10 ragazzi volontari, tra i 14 e i 18 anni, in una settimana di attività finalizzate alla realizzazione di interventi di micro-riqualificazione per la sistemazione e l’abbellimento del luogo.
I ragazzi hanno dipinto le panche portatili utilizzate per la proiezione dei film, dipinto la cancellata, sistemato il bookcrossing e visto il successo, è stata realizzata una seconda settimana di attività, in cui i ragazzi hanno verniciato le sedie e i tavoli costruiti dai partecipanti al dell’azione  2, hanno  iniziato ad allestire lo swap point  e hanno finito per costruire  altre sedie ed un altro tavolo, grazie ai kit  lasciati  da  Suddenly  Home  (azione  2).  Un successo  imprevisto  è stato che un ragazzo richiedente asilo, che ha partecipato all’ azione 2 è diventato tutor nella seconda settimana di attività.




L’azione 2 – Laboratorio di autocostruzione e suddenly home
L’azione è consistita in un laboratorio di autoproduzione di sedie e tavoli prendendo ispirazione dal testo L’autoprogettazione di Enzo Mari. Il workshop si è svolto a metà giugno 2019  (14-16  giugno)  con  un  buon  numero  di  partecipanti  in  un  clima  di  grande  interesse  ed  impegno. Nelle tre giornate si è lavorato gomito a gomito ed i partecipanti hanno collaborato e stretto amicizia tra loro. Tutti i passanti e abituali frequentatori del giardino si sono soffermati a chiedere  informazioni e destinazione dei nuovi arredi.  Si è quindi creata una grande squadra, orgogliosa del proprio lavoro.

Sedie e tavoli sono poi rimasti nel giardino a disposizione di tutti, ed utilizzati nei mesi successivi negli eventi che si sono svolti nel giardino. Lo spirito del workshop è poi stato assolto fino in fondo. Sono stati lasciati dei kit da montare con l’idea che alcuni dei partecipanti una volta imparato costruire gli arredi potessero insegnare ad altri. E così è stato!


L’azione 3 – Laboratorio di progettazione partecipata e realizzazione video
 L’intervento, tipico dell’urbanismo tattico, si è realizzato in due fasi:

- una fase di pre-progettazione svolta dal team di Suddenly home (giugno – agosto 2019);
- il workshop pratico per la realizzazione di interventi di tactical-urbanism insieme agli abitanti ( 20-22 settembre 2019).
Gli interventi, di semplice realizzazione, economici e facilmente rimovibili non hanno modificano in alcun modo la struttura e l’impianto del giardino. L ’intento principale è stato la rilettura condivisa dello spazio urbano e l’individuazione di alcuni caratteri semplici da valorizzare per incontrare bisogni e desideri, con l’obiettivo di fondo di rendere visibile il più possibile questo bene comune per ispirare possibili usi futuri. Il team di Suddenly Home ha individuato una serie di azioni / interventi possibili, da proporre agli abitanti durante il workshop pratico in modo da operare una scelta ed eventuale rielaborazione condivisa. Tale fase è stata fondamentale per riuscire ad avere uno schema di intervento che raggiunga tutti gli obiettivi un arco temporale breve (3 giorni) e per sottoporre al Comune, Ente proprietario e responsabile della gestione e manutenzione, un documento che identifichi gli interventi ammissibili al fine di acquisire l’assenso del Servizio Giardini e arredo urbano del Comune.
Il team ha quindi prodotto del materiale guida da consegnare ai partecipanti del workshop: elaborato grafico decorazioni; sagome in cartone per la realizzazione delle decorazioni a terra; istruzioni per la realizzazione delle fioriere per le piante aromatiche (il team ha studiato la versatilità del kit sedia MARI e ideato con gli stessi pezzi una fioriera, quale esercizio di auto-progettazione e auto-costruzione).
Il workshop pratico si è svolto nell’arco di tre giorni dal venerdì alla domenica (20-22 settembre 2019). Interventi realizzati:
-  fioriere e messa a dimora piante aromatiche; le fioriere sono mobili e potranno essere spostate a piacere secondo le esigenze; 
-  decorazione a terra rappresentante una grande ramo verde, sulla base dell’Elaborato grafico decorazioni e mediante l’utilizzo di sagome in cartone
-  giochi disegnati a terra, campana e dama.
L ’esito del workshop è stato assolutamente positivo in termini di partecipazione e raggiungimento degli obiettivi (sono stati realizzati tutti gli interventi previsti nella fase  di pre-progettazione). Gli abitanti che hanno partecipato al workshop si sono attivati  in modo collaborativo, seguendo le istruzioni date e apportando valore aggiunto nelle modalità di esecuzione.  Nel corso del workshop  si è creata  un’atmosfera di festosa collaborazione  anche di fronte all’impegno e alla fatica fisica richiesta. Numerosi passanti hanno chiesto informazioni sulle attività ed espresso plauso e consenso.


L’azione 4 – Percorso partecipativo sul quartiere
L’azione ha portato alla realizzazione di due laboratori di archeologia urbana, di n.5 incontri l'uno, che hanno coinvolto in totale una trentina di cittadini.
La realizzazione durante l'estate però,  ha portato una presenza discontinua e in calare. I laboratori hanno agito sull'incremento dei fruitori alle azioni 5 e 6. rinsaldato i legami della cena sociale e della partecipazione alla social, che si stavano sfilacciando, nei primi sei mesi del 2019. Hanno portato inoltre ad una riflessione sull'identità di Veronetta e sui ricordi connessi al quartiere, con una riflessione su cosa diventi ricordo e cosa invece venga omesso, nelle memorie individuali e collettive e per quali ragioni. A settembre l’obiettivo è lavorare alla costruzione di una mappa sui luoghi della memoria individuale  e collettiva, per darne una restituzione a fine progetto.




L'azione 5 – Cene di quartiere col vicinato
I mercoledì delle cene di vicinato hanno continuato ad essere un appuntamento di riferimento per la socialità degli abitanti del quartiere ed hanno portato al completamento della azione n.3 che ha dotato il giardino di ulteriori strumenti importanti per la  convivialità: tavolini da gioco e gioco della  campana e alla progettazione di future azioni: pensare come continuare la scacchiera, azioni di cura per le erbe officinali, costruzione di nuovi tavolini da gioco.
Risultati delle azioni:
- continuare un processo partecipativo di gestione del Giardino Ex-Nani, che da gennaio 2020 è coordinato da una animatrice di comunità, coadiuvata da 10 volontari, che si occupano di apertura, chiusura, tutela e animazione del parco;
- programmazione di nuovi eventi in autunno e inverno, di  cui si sono fatti carico in prima persona i volontari (“tombola degli orrori”, festeggiamento del carnevale);
- coinvolgimento di una nuova associazione, Ohana, che opera in quartiere con bambini e bambine usciti da Casa Famiglia;
- rilancio delle attività nel 2020, verrà realizzato un nuovo laboratorio di Archeologia Urbana e i volontari e le volontarie si coordineranno per la manutenzione degli arredi e per crearne di nuovi.


Le azioni 6 e 7 – Brunch e swat point
Con l’azione Recup si è attuato il recupero del cibo invenduto ai mercati al fine di poterlo distribuire gratuitamente alle persone, secondo la filosofia: il cibo che perde valore economico acquista valore sociale.
Sono inoltre stati organizzati degli eventi brunch gratuiti e solidali, in cui i volontari hanno usato parte del cibo recuperato per cucinare primi e secondi.  Durante gli eventi i volontari hanno presentato ai partecipanti  il  progetto  “raising  people”, si sono scambiati informazioni, in un clima solidale e aperto, ed hanno condiviso ricette di cucina per valorizzare al meglio il cibo recuperato.
Oltre al brunch è stato organizzato anche un aperitivo recup ad agosto, che ha visto un ampia partecipazione e a settembre ed ottobre sono stati organizzati degli appuntamenti vesti-recup, con  cadenza  settimanale,  per lo scambio di abiti in forma gratuita e solidale sempre recuperati al mercato o dai volontari.  L’attività è stata segnalata dalla rivista Salmon ed è proseguita con successo e continuità fino alla chiusura dovuta al covid-19.

Obiettivi raggiunti dall’Azione Pilota:
Coinvolgimento di adolescenti e giovani nella cura di spazi comuni; realizzazione di giardino più funzionale come luogo di incontro, aumento della partecipazione dei cittadini e miglioramento estetico del giardino; aumento della conoscenza del parco come luogo di incontro e di scambio per i residenti; aumento della conoscenza del quartiere e dei suoi nodi chiave; rinforzo dei legami del gruppo dei residenti; aumento del numero dei volontari con l’ingresso nel gruppo operativo di cittadini residenti (Le cene sono passate da una presenza di 10 persone in media a 20); aumento in generale delle persone presenti alle attività del giardino e alla normale apertura del giardino, in particolare di famiglie e bambini.

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