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BSH (GRUPPO BOSCH) SOSTIENE IL PROGETTO “LA MENSA CHE NON SPRECA” E DONA FRIGORIFERI E FREEZER ALLA CASA DELL’OSPITALITÀ E ALLA MENSA DEI FRATI CAPPUCCINI 09 Giugno 2022

BSH (GRUPPO BOSCH) SOSTIENE IL PROGETTO “LA MENSA CHE NON SPRECA” E DONA FRIGORIFERI E FREEZER ALLA CASA DELL’OSPITALITÀ E ALLA MENSA DEI FRATI CAPPUCCINI
Un passo in più per conservare gli alimenti ed evitare gli sprechi

È proprio in quest’ottica che è nato il progetto la Mensa che non spreca, ideato e realizzato dal Cavv - Centro di servizio per il volontariato di Venezia, insieme al Comune di Venezia e ad Ames, che prevede il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari delle scuole di Mestre. Con la nuova iniziativa, il Cavv - Csv di Venezia ha voluto potenziare e rendere più efficiente il progetto, perfezionando il sistema di recupero già operativo con successo nelle mense solidali.


“Obiettivo della nuova iniziativa è allungare ulteriormente la vita degli alimenti recuperati per poter rispondere in modo ancora più attento e proficuo ai bisogni delle centinaia di persone che ogni giorno si rivolgono alle mense solidali per un servizio che sempre più sta dimostrando di essere di vitale importanza” commenta il presidente di Cavv -Csv di Venezia, Mario Morandi.

E BSH, azienda parte del Gruppo Bosch, ha risposto con entusiasmo alla proposta del Csv, scegliendo di donare frigoriferi e freezer, che ieri sono stati recapitati alla Casa dell’ospitalità e ai Cappuccini.

“Siamo lieti di sostenere questo interessante progetto che riteniamo rispecchi a pieno i valori promossi quotidianamente dalla nostra azienda e dai nostri marchi: tutela ambientale, responsabilità sociale e sostenibilità economica. La salvaguardia delle risorse è diventato un tema di fondamentale importanza all’interno delle strategie aziendali in quanto rappresenta un bisogno sempre più percepito da parte del consumatore, il quale si aspetta però dalle aziende leader un impegno proattivo nel favorire comportamenti virtuosi. Tramite le tecnologie dei nostri elettrodomestici BSH mira, infatti, a ridurre sempre più gli sprechi di cibo, acqua, energia, incentivando un utilizzo coscienzioso delle risorse da parte degli utenti”, queste le parole di Fabio Palomba, Responsabile Risorse Umane di BSH Elettrodomestici S.p.A.



"La fase sperimentale dello scorso anno ha avuto un successo straordinario - ha dichiarato l'Assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini. Il progetto ha tutti i connotati per potersi affermare come buona prassi e diffondere queste azioni virtuose non solo a scuola, ma tra l'intera cittadinanza. É encomiabile il supporto delle aziende che sostengono i valori della 'Mensa che non spreca' in perfetta sinergia con l'operato dell'Amministrazione. Un doveroso ringraziamento va a tutti i volontari, le famiglie e le realtà coinvolte".

"È bello constatare - ha aggiunto l'Assessore alle Politiche educative Laura Besio - come in città siano diversi i soggetti che hanno a cuore progetti che accompagnano a riflettere sul costo economico, sociale e ambientale dello spreco alimentare. Dai genitori, alla scuola, al volontariato, e ora anche realtà aziendali che scelgono di prendere parte a questa progettualità, punto d'arrivo di un percorso non sempre semplice"

“Ringraziamo BSH per aver immediatamente compreso quanto sia fondamentale poter conservare correttamente le eccedenze alimentari che ogni giorno, grazie alla collaborazione tra gli enti e all’impegno dei volontari delle associazioni, vengono recuperati dalle scuole di Mestre - aggiunge la direttrice di Cavv Csv di Venezia, Ketty Poles -. La donazione di BSH permetterà infatti di perfezionare un progetto che, sostenendo il diritto al cibo, permette già di distribuire 3299 pasti al mese, riducendo lo spreco alimentare e quindi le emissioni di gas serra”.

È stato calcolato infatti che i 1.400 kg di cibo recuperati al mese corrispondono ad una riduzione di 6.300 kg di Co2 immessa nell’atmosfera. Oltre a creare valore economico, le risorse risparmiate per l’acquisto dei beni alimentari, ora anche grazie all’aiuto dei nuovi elettrodomestici, possono essere impiegate per offrire ulteriori servizi ai beneficiari.

“La Mensa che non spreca” vede attivi sul territorio circa 20 volontari, delle associazioni Auser Venezia e Anvolt Mestre, che quotidianamente viaggiano tra scuole e mense per il progetto del Csv. Grazie a loro, da gennaio ad oggi, sono stati recuperati 8.400 kg di cibo in esubero da 15 scuole diverse di Mestre e redistribuiti in 180 pasti al giorno ad altrettanti beneficiari tramite le mense di Casa dell’Ospitalità e Frati Cappuccini.

La donazione di BSH Gruppo Bosch e la partnership con Leroy Merlin nell’ambito delle Portinerie di Quartiere sono i primi due esempi del rapporto che il Csv di Venezia intende creare nei prossimi mesi con altre aziende profit interessate al mondo del volontariato. Nell’ottica di crescere nel territorio, dando un valido sostegno alle associazioni, sarà possibile attivare nuove collaborazioni attraverso donazioni oppure azioni di volontariato d’impresa, una frontiera sempre più interessante per le aziende che si addentrano nel Terzo settore. Risultato di tali partnership sarà la creazione di reti e contatti per il rafforzamento delle attività di volontariato, il Csv sta già riscontrando gli effetti positivi legati a questi primi due partner e si sta attivando per avviare nuove collaborazioni.




Rassegna Stampa
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